Studio  Raffo ENERGIE
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PROCEDURA DI CALCOLO

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Può essere utile ed interessante conoscere lo schema essenziale di calcolo della prestazione energetica di un edificio.
Il fabbisogno annuo di energia necessaria di un edificio viene calcolato prendendo in considerazione molteplici parametri per la definizione del consumo teorico dell'edificio in condizioni standard.

Per condizione standard si intende, ad esempio, che la temperatura interna sia di 20°C, e non tiene conto, pertanto, di un abitante caloroso che vive bene a 18°C con un evidente risparmio nè, al contrario, di una persona freddolosa che si sente a suo agio con una temperatura di 22°C, per la quale l'edificio ovviamente consuma di più.
In particolare i parametri più importanti sono: 
  • la sua ubicazione geografica dalla quale dipendono le condizioni in cui "opera" (temperatura, umidità, irraggiamento, orientamento, ecc.)
  • il fattore di forma (superficie disperdente per unità di volume riscaldato )
  • le caratteristiche fisiche (dimensioni, materiali) di tutte le superfici che confinano con ambienti a temperatura diversa da quella standard interna di riferimento (pareti esterne, solai, tetti isolati, porte e finestre, eventuali ponti termici in corrispondenza di balconi, pilastri ecc..)
  • gli apporti di calore dovuti alle attività svolte nell'edificio (illuminazione, piani cottura, ecc.) ed alle persone ivi presenti
  • gli apporti solari GRATUITI attraverso le superfici trasparenti
  • le perdite di calore dovute ai ricambi d'aria (PER VENTILAZIONE, ad esempio attraverso spifferi, per quanto piccoli, di porte e finestre, o attraverso impianti di ventilazione meccanica controllata). In funzione di questi ed altri parametri viene ricalcolato il fabbisogno di energia per ogni mese dell'anno per tener conto delle temperature esterne e del diverso irraggiamento.
Si aggiunge quindi il fabbisogno energetico relativo alla produzione di acqua calda sanitaria, in funzione del numero di occupanti, della superficie dei locali e delle attività svolte.
Si ottengono in tal modo valori di consumo caratteristici dell'edificio per mantenerlo in condizioni standard. 


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A questo punto si valutano i consumi, l'efficienza e gli apporti di tutti gli impianti per mantenere le condizioni standard imposte:
  • generatori di calore (caldaia, pompe di calore, ecc.)
  • tubazioni e valvole di distribuzione
  • impianti di regolazione (cronotermostati, valvole termostatiche, ecc.)
  • tipologia dei terminali di erogazione (termosifoni, pannelli radianti, ventilconvettori, ecc.)
  • impianti di ventilazione
  • impianti solari termici
  • impianti solari fotovoltaici
L'elaborazione di tutti questi dati definisce la classe energetica di consumo dell'edificio e le sue emissioni di CO2. Il procedimento è quindi alquanto complesso, ma consente di capire esattamente dove intervenire per ottenere un miglioramento delle prestazioni energetiche ed in definitiva una diminuzione dei consumi e dell'emissione di CO2.

Le raccomandazioni contenute nell'attestato di certificazione energetica sono una parte cruciale del processo: devono essere studiati e quantificati dal tecnico certificatore in modo da migliorare il rendimento energetico dell'edificio; offrono dunque un primo valido ed utile ausilio per eventuali interventi futuri di riqualificazione energetica.

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